mercoledì 26 ottobre 2011

Per sempre biker

IMG_6529 Domenica mattina dopo aver partecipato alla frazione in mtb al duathlon del Brinzio ho cominciato a scattare foto ai concorrenti che giungevano al traguardo. Mammano che il tempo passava le bici appese alla rastrelliera diminuivano sempre più di numero finché non ne è rimasta una sola. Io la guardavo, e più la guardavo mi riempivo di malinconia ma non capivo il perché. Ho così deciso di raccogliere quell’emozione in una foto. Tornato a casa ho appreso la notizia che Marco Comerio, giovanissimo biker non era più tra noi. Ho ripensato così alla foto che avevo scattato poche ore prima e ho capito cosa mi dava inquietudine. Come un animale fedele la bici di Marco attendeva con pazienza e speranza la sua venuta. Io non conoscevo di persona Marco ma al pari dei miei compagni del gruppo MTB Evaloon mi ero lasciato coinvolgere dalla sua struggente storia. Spero che ora lui sia sereno ovunque si trovi.

Di seguito l’articolo apparso sulla “La provincia di Varese”. <<QUI>> il link all’articolo con le foto del funerale.

FAGNANO OLONA Rose gialle e un casco da bici poggiato sulla bara di legno. Tutt'intorno  i genitori, i parenti, gli amici, i volontari della Protezione civile, i compagni del gruppo sportivo Skorpioni Mtb, numerosi concittadini di tutte le età e i rappresentanti dell'amministrazione comunale. Tutti hanno voluto dare l'ultimo saluto a Marco Comerio, «il nostro angelo ed eroe che ricorderemo sempre in sella alla sua bici e con il sorriso sulle labbra», come ha letto uno dei suoi migliori amici al termine della cerimonia religiosa.
A soli 22 anni Marco se ne è andato a causa di un tumore maligno. «Ha finito il suo calvario che è stato lungo e doloroso per lui e per le persone che gli sono state vicino, soprattutto i genitori che l'hanno accompagnato passo dopo passo con amore e dedizione», ha affermato don Armando Colombo durante l'omelia del funerale nella chiesa di Santa Maria Assunta, in frazione Fornaci. Marco era un ragazzo «positivo, pieno di vita - ha proseguito il sacerdote - quando andavo a trovarlo nonostante la sua malattia, contro cui ha lottato fino alla fine con tenacia e fortezza di spirito, non rassegnandosi a quel male e non piangendosi addosso, mi parlava dei suoi progetti, degli studi, della passione per la bici, della voglia di tornare a essere attivo nella Protezione civile».

Scusa Marco se mi sono intromesso.

Mario

lunedì 24 ottobre 2011

23.10.11 Trebrinzio, il mio commento (io e Matteo…)

 IMG_6269 Eccomi a commentare una gara organizzata dalla società Sci Nordico Varese di cui fino allo scorso anno ignoravo completamente l’esistenza. Il mio perenne infortunio al tendine d’Achille mi ha portato l’anno scorso a pedalare in mtb e a frequentare numerosi biker dell’MTB Evaloon squadra che da quest’anno è anche la mia. Così incuriosito dalla presenza di alcuni di loro alla passata edizione mi sono presentato alla pista da sci con l’intenzione di fare foto e filmato (cosa che poi ho anche regolarmente pubblicato sul blog). Ne avevo ricavato un’ottima impressione e tra l’altro avevo anche incontrato numerosi amici podisti. Quale miscela migliore mi sono detto. Quest’anno mi sono così riproposto di ripresentarmi, però in veste agonistica di biker. Avevo bisogno di un compagno. Due compagni squadra podisti li avevo affidati ad altrettanti buoni compagni biker, io avrei dovuto gareggiare con un altro compagno di squadra senonché questo pochi giorni prima mi da buca. Che faccio? Pubblico un messaggio su Facebook e chi mi va a rispondere in privato? Nientemeno che il podista più conosciuto nelle “nostre province”: Matteo Raimondi!!! Matteo, lo avverto, guarda che io non sono molto valido come biker. Non ti preoccupare mi risponde io voglio solo divertirmi e gareggiare con te. Non so come mai ma i giorni precedenti alla gara sono stati molto agitati per la responsabilità di gareggiare con un così forte campione (sia come atleta che come uomo).

Ma ecco finalmente il giorno della gara. Io e i miei due compagni di squadra podistica ci rechiamo al ritrovo e da subito capisco che la partecipazione mi sembra più alta dello scorso anno. Ritiriamo i pettorali e scambiamo quattro chiacchere con gli atleti che nel frattempo arrivano. In tanti fanno conoscenza al momento in quanto tra biker e podisti di norma non ci si conosce e le staffette si improvvisano proprio nei giorni precedenti la manifestazione. Arriva Matteo, gli consegno il pettorale, lo ringrazio ancora una volta e vado a cambiarmi. Provo il percorso, un tracciato nervoso tutto su e giù buona parte in single track nel bosco. Capisco che per me non va bene, cercherò di limitare i danni. Sulla linea di partenza siamo in 150, tantissimi se pensiamo che nelle ultime due edizioni disputate superavano di poco le 90 unità. Mi sono soffermato anche a pensare che magari le foto e i filmati sul blog dell’anno precedente a qualcosa sono serviti. Magari non è vero ma mi è piaciuto pensarlo. Matteo Raimondi

Alle 9,30 il via con gli amici podisti che mi incitano a gran voce. I primi 7/800 metri sono in pianura e già mi sento le gambe molli, vuote, non ho buone sensazioni. sarà la tensione, la voglia di far bene a tutti i costi mi dico, magari più avanti mi passa. Invece tutta la gara sarà una sofferenza dove invece di aggredire il tracciato l’ho subito dalla prima all’ultima curva. Da aggiungere poi che oltre alla mia scarsa vena ho aggiunto anche una scarsa perizia nelle discese dove venivo regolarmente staccato da tutti. In salita ero con loro, anzi magari guadagnavo qualche metro per poi venire salutato da tutti e in poche curve non vedere più nessuno. Finalmente dopo tre giri di sofferenza il traguardo dove il mio staffettista/podista Matteo si ferma un attimo per incitarmi anche negli ultimi metri per poi partire come un razzo. Supero il traguardo e penso: l’anno prossimo ti trovo un biker forte Matteo, promesso. Sono 113°! 16 minuti dal primo, troppo indietro, ma Matteo è lanciato e nel corso del suo primo giro ha già recuperato un sacco di posizioni e nel suo secondo giro si permette anche di “guadagnare” del tempo come scrive lui nel suo blog (leggi <<QUI>> il suo bell’articolo) fermandosi ad aiutare una ragazza in difficoltà. Alla fine per lui il 4° tempo assoluto (32’46’’) e per noi (ma quasi tutto per lui) una insperata 31^ posizione. A seguire poi si sono disputate delle avvincenti gare tra bambini molto combattute.

Vincitori di categoria:

La gara individuale maschile viene vinta da: Ballabio Davide in 1h11’03’

La gara individuale femminile da: Fornasa Caterina (Katia) in 1h41’56’’

La staffetta maschile dalla coppia Coato Davide e Vasi Antonio in 1h08’55’’

La staffetta femminile dalla coppia: Bottigelli Paola e Ferrari Daniela in 1h38’57’’

La staffetta mista da: Montalbetti Giovanni e Masciocchi Elisa in 1h15’54’’

La frazione in mtb vede il miglior tempo di Ballabio Davide, 34’34’’, la frazione podistica quello di Salah Argoub in 31’46’’.

Infine CLASSIFICA FRAZIONE IN MTB, CLASSIFICA FRAZIONE PODISTICA, CLASSIFICA STAFFETTA e CLASSIFICA INDIVIDUALE.

Rammarico per due miei compagni di squadra nella staffetta Simone Cipolla (MTB Evaloon) e Mulè Francesco (Marathon Max) che sono arrivati quinti assoluti ad un soffio dal podio. Poi 9^ la coppia Meneghin Massimo e Lia Giacomo, 11^ la coppia Perego Luca-Rachelli Maurizio, 34^ Savelli Leonardo-Muraro Cesare, 57^ Rosa Roberto-Dones Silvia. Nell’individuale ottimo 9° posto assoluto di Valentini Lorenzo (MTB Evaloon).

TUTTE LE FOTO:

Un arrivederci all’anno prossimo.

Mario

(PS: Matteo grazie ancora….)

domenica 23 ottobre 2011

23.10.11 Trebrinzio, le foto

Avendo corso la frazione in MTB non ho chiaramente potuto fare le foto ai biker in sella…

a breve (domani penso) anche un commento con tutti i link alle classifiche.

domenica 16 ottobre 2011

16.10.11 Uscita al Parco Pineta di Tradate

Immag041 In settimana Giuseppe Grassi su Facebook mette un avviso piccolo piccolo. Domenica alle 9 da casa mia si parte per un giro nel parco Pineta di Tradate, ci sono anche due ragazzi per cui l’andatura sarà rallentata. Bene così mi presento all’appuntamento incuriosito nel sapere in quanti saremo. Arrivo e sono già in 5. Non vedo i ragazzi e chiedo dove sono. Arrivano mi rispondono e arriva anche qualcun’altro. Aspettiamo e di li a poco ci siamo tutti. Siamo in 16, ben sedici bikers. Si parte che sono quasi le 9,15. Mi metto davanti a segnalare la strada a chi non la sa e intanto discuto con Giuseppe sul percorso da fare. Lui vorrebbe fare il suo solito giro che però secondo me è troppo duro per i ragazzi. Alla fine lo convinco controvoglia a fare un percorso alternativo che nei primi km non presenta troppeImmag039 difficoltà tecniche anche se con continui falsipiani in salita. Chi ha le gambe inevitabilmente comincia  a fare lunghe tirate per poi ricompattarci più avanti. Passiamo davanti alla Pinetina e ci inoltriamo nuovamente nei boschi per iniziare la parte più difficile e tecnica. I ragazzi sono un po’ in difficoltà. Facciamo una salitella bella tosta e li aspettiamo ma Giuseppe che sta con loro non compare. Hanno fatto un’altra strada mi dice non senza difficoltà di comunicazione al cellulare. Proviamo così a trovarci più avanti. Noi proseguiamo il giro che vista l’ora decido di tagliare in alcuni punti. In più c’è Luca che deve tornare presto e Roberto che deve tornare a casa a Como in bici. Lo accompagniamo così fino a Castelnuovo Bozzente. Intanto Luca gira la bici e torna da solo. Sento ancora Giuseppe per telefono, o meglio non riesco proprio a sentire niente, nel parco non c’è proprio segnale eppure ne servirebbe eccome vista la frequentazione tra bikers, podisti, camminatori e fungiatt. Andiamo così verso Venegono Superiore per poi tornare verso Tradate. Finalmente riusciamo a sentirci però ormai loro sono già troppo lontani. Chiedo ai miei  compagni di avventura rimasti cosa fare e mi dicono di proseguire il giro. Tra su e giù inediti nel bosco vedo che si divertono e c’è “nonno”  Marziano Immag042che non molla un metro e in un punto pianeggiante si è anche messo a tirare come un matto. Devo dire che oggi ho fatto parecchia fatica anche se penso che gli altri sono senz’altro meglio preparati di me visto come acceleravano in alcuni punti soprattutto Marco che sembrava a suo agio su ogni terreno e che ci ha regalato un bel pezzo in impennata nel bosco. Abbiamo comunque fatto un po’ tardi oggi e siamo rientrati verso le 12,30 e qualcuno ha anche proseguito in bici verso casa. Marziano aveva ancora una decina di km da fare!!! Totale 48 km con dislivello di 550 metri stando al gps di Antonio.

Bello bello bello!!! Grazie della compagnia a tutti!

domenica 9 ottobre 2011

2011.10.09 21° Country Bike, Lonate Ceppino

Lorenzo Valentini La mia MTB è in cantina con la ruota posteriore sgonfia, domani controllo quello che è successo, oggi non ne ho voglia. Devo raccontare di una gara che non ho praticamente fatto, da che parte comincio? Dalla fine e cioè dal fatto che bene o male finisco sempre a fare foto! E si che ero arrivato presto, ho parcheggiato e ritirato il numero gara, il 4, mai avuto un numero così basso! In totale oggi 261 iscritti tra bambini e adulti, record della manifestazione. Mi cambio mentre la zona iscrizione si affolla e vado a fare mezzo giro del percorso che risulta piatto e pulito. Passo davanti al ritrovo e decido di fare un pezzo del percorso al contrario. Ad un certo punto la bici pare avere le molle tanto ondeggia e mi accorgo di avere la posteriore sgonfia. Guardo l’orologio sono le 9,15 e si parte alle 9,30. Ce la faccio a cambiare la camera d’aria, si dai ce la faccio. Smonto la ruota, il copertone e la camera d’aria e lo rimonto. Sono passati 5 minuti. Prendo la bomboletta per gonfiare la ruota ma non si gonfia. Azz perchè!!! Comincio a diventare nervoso e intanto sono quasi le 9,25. Sono ad un km dalla partenza e ricordandomi di essere stato un podista ci vado di corsa. Arrivo li che stanno per partire. Tolgo di nuovo la camera d’aria e mi accorgo che è pizzicata… forse nella fretta di montarla… chissà? Intanto tutti vanno, e io? Che brutta sensazione. M…da! Prendo una pezza e aggiusto al meglio la camera d’aria, e si che di solito ne porto 3. E pensare che volevo venire direttamente in bici… Rimonto il tutto, mi cambio e alle 9,40 parto anche io. Sul percorso trovo i bambini coi genitori ai quali avrò anche dato fastidio e provo a vedere se riesco almeno a recuperare qualcuno. A metà del primo giro, alcuni tifosi speciali del mio gruppo, MTB Evaloon, mi guardano arrivare stupiti e mentre passo spiego loro cosa mi è successo. Scendo in valle e poi ecco la breve ma dura salita che mi attende. In cima un altro drappello di Evaloon a tifare anche loro stupiti la mia comparsa, anche con qualche battuta spiritosa... Scollino e attraverso il paese di Lonate verso la fine del primo giro ma ecco che sento ancora la bici ondeggiare. Ho bucato ancora!!! Probabilmente non ho controllato bene il copertone alla ricerca di spine o altro. Mi dirigo così sconsolato verso la partenza, mi cambio e vado a fare l’unica cosa che mi rimane… fare foto. Mi sono perso però i primi biker… pazienza. Comunque oggi record di forature in un percorso che sembrava tranquillo tranquillo, in tanti sono tornati a piedi o hanno dovuto rimediare in qualche modo. Non so nemmeno chi ha vinto, dopo aver salutato i compagni me ne sono tornato subito a casa… per la rabbia? NNNNOOOO avevo un super aperitivo che mi aspettava!!!!! Almeno quello :-)

Per l’album fotografico cliccate sulla foto qui sotto:

Stefania Zanasca

Tante altre foto, a cura di Francesco Miatello, sono disponibili  <<QUI>> 

Mario

pssstttttt, mi sgonfio….